Zucca vera o zucca finta? Te la cucino con l’olio extravergine di oliva.

Prendete una zucca di stagione, il ricordo di una bella vacanza, una ricetta favolosa, rivisitata per renderla più salutare con l’olio extra vergine di oliva. Cosa ne viene fuori?

Succede un po’ all’improvviso..ma non troppo. Il tempo cambia e noi ci adattiamo ai nuovi ritmi, agli impegni fissati, ai buoni propositi fatti in vista di una nuova stagione….E così dopo scuola, invece di stare in giardino, i bambini corrono in casa per giocare e a me viene voglia di una buona tisana calda che accompagna le chiacchiere con le amiche, o le confidenze tra sorelle.

Nell’orto le zucchine e i pomodori hanno lasciato spazio al cavolo nero, agli spinaci e ai finocchi. Trionfano le zucche gialle! I bambini le hanno piantate con il nonno, e dopo le cure estive adesso sono pronte! Una è davvero bella, maestosa, potrebbe trasformarsi nella carrozza di cenerentola da un momento all’altro! Troppo bella per diventare una faccia di zucca per Halloween, per quella dobbiamo sceglierne un’altra!!

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Con questa zucca voglio preparare un gustosissimo piatto autunnale: Le lasagne con zucca, speck e provola.

Le abbiamo mangiate per la prima volta in Trentino, quando io e Edo eravamo ancora fidanzati. Ci piacciono così tanto che ormai è una tradizione cucinarle in questo periodo. Quando le cucino, non avanza mai niente! Rispetto alla ricetta originale, io ho sostituito il burro con l’olio extra vergine, perché più salutare.


 

Avrai bisogno di:

  • 12 sfoglie di lasagna
  • 300 g. di zucca già pulita
  • 250 g. di latte
  • 200 g. di scamorza
  • 30 g. di speck
  • 3 cucchiai olio extravergine di oliva
  • 50 g. di Parmigiano
  • 1 piccolo scalogno
  • q. b. di sale

Questa ricetta è davvero gustosa ed utilizza come grassi solo l’olio extravergine di oliva!

Come si fa:

Mettete in un tegame il l’olio e lo scalogno affettato sottilmente e fate cuocere a fiamma bassa. Aggiungete la zucca, alzate la fiamma e fatela insaporire. Poi abbassate nuovamente la fiamma a fatela cuocere con il coperchio. Passate al mixer i la zucca e rimettete la crema ottenuta nel tegame. A questo punto aggiungete il latte, salate e cuocete la crema fino a che non si sarà addensata (non eccessivamente).

Prendete una pirofila da forno e ricoprite il fondo con un po’ parte di crema. Adagiatevi sopra le prime lasagne, una parte della scamorza a fette, una parte dello speck e altra crema di zucca. Terminate con del Parmigiano grattugiato. Proseguite così fino a che non avete terminato tutti gli ingredienti tenendo però da parte un po’ di crema di zucca e un po’ di Parmigiano. Ricoprite l’ultimo strato di lasagna con la crema di zucca e terminate con il Parmigiano. Infornate a 190° per circa 20 minuti e 5 minuti di grill.


 

Lasciate raffreddare le vostre Lasagne con zucca, speck e provola, prendetene una generosa porzione e gustatela lentamente!

 P.S.: tutte le mie ricette sono fatte per una famiglia di 4 persone, a cui piace mangiare!!

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L’olio extravergine di oliva è come certi amori. Invecchiando non migliora!

Si dice che due cucchiai di olio extravergine di oliva al giorno tolgono il medico di torno. Ma la domanda da farsi è se tutti gli extravergine hanno questo potere. Lo sapevano i contadini e lo dimostrano ampiamente le ricerche, purtroppo l’olio anche se conservato in ambienti protetti, dopo un certo periodo perde i propri effetti benefici.

Proprio quest’anno ho venduto alcune bottiglie di olio extravergine di oliva ad un ragazzo inglese, al quale il proprio medico aveva prescritto due cucchiai di evoo di alta qualità, da prendere al mattino e a sera per problemi cardiovascolari. Straordinario no? E’ la prima volta che mi capita di vendere il mio olio esclusivamente per le sue caratteristiche nutraceutiche. Recenti studi scientifici confermano che il suo utilizzo può aiutare a prevenire il cancro al colon, il cancro al seno, prevenire malattie cardiovascolari, curare il diabete e stimolare il sistema immunitario. Insomma quando mettiamo un cucchiaio di olio, sulla minestra o nell’insalata, sulla caprese o sugli spaghetti non solo ci gustiamo un piatto con un ‘sapore’ ma ci regaliamo un elisir di vita per la nostra salute. Ovviamente lo si mangia perché è buono, ma sapere che l’evoo contiene un prezioso mix di sostanze benefiche ( acidi grassi come l’acido oleico, linoleico, e palmitico; vitamine E, B1, betacarotene e minerali; preziose sostanze antiossidanti, come i polifenoli) ce lo fa amare ancora di più.

 

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C’è un però un grande PERO’. Non tutti gli oli evoo hanno le stesse proprietà e queste sono influenzate da diversi fattori. Primo fra tutti, come dice il proverbio “Vino vecchio, olio nuovo” perché più passa il tempo più l’olio perde le sue caratteristiche organolettiche (colore, sapore, acidità, ecc.) e la sua azione benefica sul nostro organismo. Per questa ragione il consiglio è di consumare l’olio non oltre i dodici, al massimo diciotto mesi dalla data di acquisto.

 

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E qui può nascere una domanda: sull’olio non sempre è indicata la data del raccolto, quindi come facciamo a sapere da quando partono i 18 mesi? Per legge la data di scadenza riportata sulla bottiglia è riferita alla data di imbottigliamento e non a quella di produzione delle olive. L’indicazione dell’anno della raccolta è obbligatoria solo per gli oli IGP e DOP, salvo che il produttore (e deve essere orgoglioso di farlo!) per una comunicazione più trasparente, riporti tale informazione volontariamente.

 

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C’è un altro PERO’. Non tutti gli oli nuovi evoo hanno le stesse proprietà! Per un produttore azzeccare il momento della raccolta è fondamentale, perché influisce straordinariamente sulle caratteristiche chimiche e organolettiche dell’olio. La quantità di polifenoli presenti nell’oliva, ad esempio, può variare a seconda della varietà e zona geografica, ma tende comunque a scendere col procedere della maturazione. Semplificando, un olio prodotto i primi di novembre avrà un contenuto di polifenoli maggiore di uno prodotto a fine novembre, a parità di lavorazione. Anche scegliere il giusto frantoio è altrettanto essenziale perché le tecnologie di trasformazione incidono sulla quantità e qualità dei nutrienti dell’olio. Dopo aver lavorato diversi anni per un ottimo frantoio, non ho alcun dubbio su quanto può incidere qualitativamente la frangitura sul risultato finale.

 

C’è un ultimo PERO’. Sono importanti le modalità di conservazione. L’olio teme il caldo e il freddo. La temperatura ideale per conservare un olio è di 15°C, al riparo dalla luce e dall’aria, in un luogo asciutto, pulito e privo di odori, in modo che il prodotto mantenga inalterate le proprie caratteristiche nutrizionali e la freschezza aromatica. Insomma l’olio è un elemento naturale, ottenuto soltanto da procedimenti meccanici, ma per ottenere un olio di altissima qualità, tutte le scelte e il sapere del produttore sono fondamentali.

 




Tre regole per usare il miele nei dolci!

Ti piacerebbe usare un alimento più sano dello zucchero per preparare i tuoi dolci?
Ecco tre semplici regole ed una gustosa ricetta al miele da condividere insieme.

Cucinare con il miele… Prima di avere un produttore di miele in famiglia, non avevo mai pensato di sostituire lo zucchero con questo prezioso alimento. Poi è arrivato il cambiamento. Il primo barattolo portato a casa. La soddisfazione mia e dei bambini di mangiare il miele prodotto dalle nostre api. Piccole dita inzuppate nel vasetto, sospiri interrotti da silenziosi apprezzamenti, impronte appiccicose lasciate sul vetro.

Perché oltre a essere buono, il miele è ricco di proprietà: è meno calorico dello zucchero (ci si sente meno in colpa se sgarriamo la dieta!), è più energetico ed ha preziose qualità emollienti e depurative. Ragioni più che sufficienti per provare ad usarlo nei dolci……ma come? Tentare non nuoce, e dopo qualche esperimento…..

Ecco 3 semplici regole da seguire:

  1. Quale miele? Ogni miele porta dentro di sé il profumo del fiore dal quale le api hanno preso il polline. Con mieli dagli aromi molto forti rischiamo di alterare il sapore del dolce che vogliamo preparare. Io mi oriento sul Millefiori o il miele di Acacia.
  2. Se il miele è cristallizzato? Possiamo scioglierlo a bagnomaria.
  3. Quanto miele? E’ più dolce dello zucchero e quindi ne possiamo utilizzare meno. Io ne uso il 50% in meno di quello richiesto dalla ricetta, es. 200 gr. di zucchero = a 100 gr. di miele. Un cucchiaio da minestra di miele equivale a circa 18 grammi.

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Torta di mele con miele e olio evo

Oggi voglio fare la torta di mele, uno dei miei dolci preferiti. Un dolce autunnale che con il profumo di scorza di limone mi riporta sulle labbra il sapore di quella che mi preparava la nonna, per il pranzo della domenica, cotta nella teglia di alluminio. Immagini di un dolce passato. La condivido con voi.


Avrai bisogno di:

  • 300 g di farina 00
  • 100 g di fecola
  • 4 uova
  • 120 g miele millefiori
  • 1 pizzico di sale
  • 1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva
  • 1/2 bicchiere di latte
  • 4 mele
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • la scorza di un limone biologico

Questa ricetta è davvero gustosa ed utilizza come grassi solo l’olio extravergine di oliva!

Come si fa:

Sbucciate le mele, tagliatele a fette sottili e mettetele da parte.

Montate le uova con il miele finché il composto risulterà gonfio e spumoso. Unite l’olio, il latte, mescolate ancora e aggiungete all’impasto la farina setacciata con il lievito e la fecola. Mescolate in modo che l’impasto risulti ben amalgamato e senza grumi, aggiungete un pizzico di sale e lavorate ancora qualche secondo.

Unite le mele tagliate, la scorza grattugiata di un limone e mescolate con un cucchiaio di legno.

Rivestite con la carta forno una teglia tonda, versate il composto e mettete in forno caldo a 180° per 40 minuti circa, facendo sempre la prova stecchino per assicurarvi che la cottura vada bene (quando lo stecchino non è umido la torta è cotta).


 

Lasciate raffreddare la vostra Torta di mele al miele e olio evo, spolveratela di zucchero a velo e gustatela lentamente!

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Alici, come vi cucino?… con l’ olio extravergine di oliva, naturalmente

L’ olio extravergine di oliva è il compagno ideale per friggere in maniera leggera e sana le alici, pesce azzurro ricco di Omega-3 e dal prezzo contenuto. Un piatto semplice da riscoprire, per un risultato che vi sorprenderà!!!

 

Ieri Francesca ha comprato le alici, che per noi, insieme al pesce spada, sono il “pesce azzurro” per eccellenza! Ai nostri bambini piace molto vederle nel banco del pescivendolo, per via del loro colore argentato e blu. A noi piace cucinarle, perché sono buone e poi perché sono ricche di Omega-3! …e le abbiamo preparate fritte. Ovviamente, a casa Saltapoggio friggiamo con il nostro olio extravergine di oliva. Uno spreco? Beh, dipende da quanto teniamo alla nostra salute e a quello che mangiamo…

 

Considerate che l’olio extravergine di oliva è in grado di regalarci una frittura saporita e leggera, ma ha un vantaggio ulteriore, è sana. Infatti resiste meglio alla frittura rispetto ad altri tipi di oli, come riportato anche in un interessante articolo di Teatro Naturale. Durante il riscaldamento ad elevate temperature negli altri oli si vengono a creare composti tossici per la nostra salute, che si trasferiscono nel cibo che stiamo cucinando. Per fortuna questo non accade con l’olio extravergine di oliva. Perciò…

 


Avrai bisogno di:

  • 400 grammi di alici fresche
  • pangrattato q.b.
  • olio evo per friggere 200 ml

Come si fa:

Pulisci le alici togliendo ad ognuna di esse la testa, poi aprile a libro ed estrai delicatamente la lisca centrale. Lava velocemente e asciuga le alici tamponandole con carta assorbente, poi passale nel pan grattato. Intanto in una padella fai riscaldare l’olio e quando è caldo immergi le alici facendole cuocere su entrambi i lati. Fai attenzione che siano ben immerse, altrimenti la frittura non sarà perfetta. Adesso appoggia le alici fritte su della carta assorbente perché perdano l’olio in eccesso.


 

Impiattale e servile ancora calde…. Sono davvero deliziose!!!! E…  voi come le preparate?

Questa foto l’ho scattata mentre Francesca friggeva e non faceva in tempo ad appoggiare le alici nel piatto che i nostri due piccoli golosi le mangiavano!!!

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I Muffins di Saltapoggio

Oggi mia moglie e i bambini mi hanno fatto questa deliziosa sorpresa!!! _
3 uova biologiche
225 g di farina 00 biologica
100 g di miele Saltapoggio
70 ml di latte fresco parzialmente scremato 100% toscano
50 g zucchero di canna
35 g olio extravergine d’oliva Saltapoggio
pinoli
goccie di cioccolato
1 bustina di lievito per dolci
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Montare le uova con lo zucchero e il miele, aggiungere il latte e la farina, l’olio, i pinoli e le gocce di cioccolato ed infine il lievito. Versare nei pirottini il composto e cuocere in forno a 180 gradi per cica 15-20 minuti… e buon appetito!!